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Penuria di energia elettrica.
Che si tratti della corrente ferroviaria che scorre attraverso le linee di contatto o della corrente domestica che alimenta tecnica ferroviaria, stazioni, uffici e negozi, l’elettricità riveste un ruolo fondamentale per le FFS.
Per questo, l’approvvigionamento elettrico è di enorme importanza per l’azienda. Questo articolo presenta le informazioni per i media in relazione alla penuria di energia elettrica e al suo significato per le FFS; viene aggiornato quando sono disponibili nuovi dati.
Domande e risposte.
Le FFS sono proprietarie di otto centrali idroelettriche e nove convertitori di frequenza, oltre a detenere partecipazioni in centrali elettriche partner. La rete energetica dell’azienda è costituita da una rete di linee di trasmissione di 1900 chilometri e di oltre 80 sottocentrali. Nel 2021 le FFS hanno prodotto circa 2000 GWh (16,7 Hz) di energia nelle proprie centrali elettriche, comprese quelle dei partner, e hanno prelevato circa 1000 GWh dalla rete elettrica a 50 Hz. Le FFS producono elettricità non solo per sé stesse, ma anche per altre imprese ferroviarie. Attualmente il 90% della corrente ferroviaria utilizzata dalle FFS viene prodotta a partire da energia idroelettrica e proviene essenzialmente dalle otto centrali elettriche di proprietà. Il restante 10% proviene da centrali nucleari. In inverno e nelle ore di punta, la corrente elettrica è insufficiente ed è necessario acquistarla, mentre viene venduta in estate e spesso di notte. Ciò significa che le FFS sono parzialmente esposte alle oscillazioni dei prezzi sul mercato dell’energia, nonostante la quasi autosufficienza energetica.
Perché i treni possano circolare occorre sia la corrente ferroviaria per la linea di contatto (16,7 Hz), sia la corrente domestica per la tecnica ferroviaria (50 Hz).
Nel 2021 le FFS hanno utilizzato 22 002 GWh di corrente per l’esercizio ferroviario. Il fabbisogno di corrente domestica delle FFS ammonta invece a 297 GWh. La corrente domestica viene utilizzata, tra le altre cose, per riscaldare gli edifici o alimentare computer e altri impianti.
In futuro la domanda di energia e di potenza è destinata ad aumentare, soprattutto a causa dell’incremento dell’offerta e del maggiore fabbisogno di energia dovuto a locomotive più potenti. In questo contesto, la produzione propria rimane cruciale. Inoltre, le FFS assicurano il proprio fabbisogno attraverso partecipazioni e contratti di approvvigionamento.
Attualmente le FFS presentano una quota di energia idroelettrica – perlopiù prodotta nelle proprie centrali elettriche – pari al 90%. Le FFS si annoverano già oggi tra le ferrovie più ecologiche d’Europa e sono prese come modello di riferimento. Esse si sono inoltre impegnate, entro il 2025, a utilizzare esclusivamente energie rinnovabili per la produzione di corrente ferroviaria, sostenendo così la Strategia energetica 2050 della Confederazione. Le FFS attueranno questo passaggio attraverso tre misure:
Migliorare l’efficienza energetica.
L’aumento dell’efficienza energetica e, quindi, del risparmio di energia riveste un ruolo fondamentale nella strategia energetica delle FFS. Entro il 2025 le FFS intendono circolare esclusivamente con corrente ottenuta da fonti energetiche rinnovabili, risparmiando così entro il 2030 circa il 30% rispetto al consumo annuo previsto (850 GWh o il consumo di energia di circa 200 000 nuclei familiari).
Acquistare energia rinnovabile.
Le FFS stanno esaminando diverse opzioni per l’acquisto di (nuove) energie rinnovabili. Un criterio importante in tal senso è che la corrente ferroviaria richiesta possa essere fornita in ogni momento, in modo da evitare soppressioni di treni.
Sostituire la quota di energia nucleare.
Già oggi i treni delle FFS sono alimentati con energia idroelettrica al 90% e con il nucleare per il restante 10%. Entro il 2025 le FFS puntano a ricavare tutta la corrente ferroviaria da fonti rinnovabili: oltre a garantire l’origine delle forniture di energie rinnovabili, una pratica standard nel settore, le FFS si dedicheranno anche alla produzione fisica di corrente affinché il 10% mancante possa essere prodotto dai propri impianti o perlomeno da impianti sotto contratto. Le FFS stanno conducendo le trattative necessarie, i cui esiti saranno comunicati a tempo debito.
Di questo tema si occupa attivamente un gruppo di lavoro con rappresentanti provenienti da tutti i settori delle FFS. Esso collabora a stretto contatto con la task force della Confederazione, attribuisce incarichi all’interno dell’organizzazione e funge da intermediario con la Confederazione.
I rischi di una penuria di energia elettrica o di gas vengono studiati in maniera sistematica e approfondita e nell’ambito di un confronto diretto con le istituzioni e gli uffici federali competenti. In questo, le FFS sono affiancate dall’Unione dei trasporti pubblici (UTP). Insieme a quest’ultima e all’Ufficio federale dei trasporti si stanno attualmente elaborando programmi adeguati, di cui viene verificata la fattibilità, con l’obiettivo di definire misure preparatorie concrete, d’intesa con le autorità competenti e il settore.
Le FFS non sono solamente il più grande consumatore di energia della Svizzera, ma anche uno dei principali produttori di energia. Attualmente il 90% della corrente ferroviaria utilizzata dalle FFS viene prodotta a partire da energia idroelettrica e proviene essenzialmente dalle sue centrali elettriche.
Proprio questa efficienza è un argomento chiave della strategia energetica delle FFS che viene portato avanti in modo sistematico e con successo da dieci anni.
L’autunno scorso, nell’ambito dell’iniziativa «Energia e clima esemplari», le FFS si sono pubblicamente dichiarate a favore di un ulteriore aumento dell’efficienza energetica e della promozione dell’uso di energie rinnovabili. Due considerazioni al riguardo:
Dal 2010 le FFS attuano un ampio programma di risparmio energetico che prevede diverse misure: entro la fine del 2021 sono stati risparmiati complessivamente 500 GWh all’anno, pari al fabbisogno di circa 120 000 nuclei familiari.
Entro il 2030 saranno risparmiati altri 350 GWh all’anno, per un totale di 850 GWh rispetto al 2010, pari circa al 30% dell’intero fabbisogno energetico dell’azienda o al consumo annuo di corrente di 200 000 nuclei familiari. Per raggiungere questo ambizioso obiettivo, le FFS attuano misure di risparmio energetico in numerosi settori, ad esempio l’acquisto di elettrotreni efficienti dal punto di vista energetico, il passaggio a energie rinnovabili per il riscaldamento degli edifici entro il 2030 o una produzione ferroviaria efficiente in termini energetici.
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La flotta di locomotive Re 460 è stata dotata di nuovi convertitori, con un risparmio energetico previsto di circa 27 GWh l’anno, paragonabile al consumo energetico annuo della città di Olten.
Le FFS stanno producendo meno energia a causa della siccità e del basso livello dell’acqua nei laghi artificiali. Attualmente, il livello dei laghi artificiali viene mantenuto il più alto possibile affinché le FFS possano generare la propria corrente elettrica anche in una situazione di penuria, preservando così l’offerta ferroviaria. Le FFS devono comunque acquistare energia sostitutiva sul mercato a un costo in forte aumento. Questa situazione ha già avuto ripercussioni negative sul risultato del primo semestre di Infrastruttura Energia e influirà anche sul risultato annuale del 2022.
Allo stesso tempo, le FFS hanno adottato misure per risparmiare gas ed elettricità: l’azienda si impegna a risparmiare il 15% del proprio consumo di gas abbassando il riscaldamento degli edifici e convertendo gli impianti dal gas al gasolio, anche se questo comporta un peggioramento del bilancio di CO2. Negli edifici amministrativi vengono ridotti i consumi di illuminazione e riscaldamento, mentre l’erogazione di acqua calda è stata interrotta. Si rinuncerà anche all’illuminazione delle facciate e delle insegne. Facciamo appello al nostro personale affinché riduca i consumi di energia ove possibile.
Già dalla pubblicazione, nel 2020, delle conclusioni dell’analisi nazionale dei rischi, le FFS hanno deciso, insieme all’Unione dei trasporti pubblici (UTP), di studiare le conseguenze di una penuria di energia elettrica e di definire le misure necessarie. Dall’inizio del 2021 è in corso uno scambio sistematico e diretto con le istituzioni e gli uffici federali competenti. A dicembre 2021 la direzione dell’UTP ha commissionato l’elaborazione di standard minimi per la riduzione del fabbisogno in caso di penuria di elettricità per l’intero settore dei trasporti pubblici.
Un approvvigionamento di energia elettrica sicuro e affidabile è essenziale per garantire l’efficienza dei trasporti pubblici. Una penuria di energia elettrica avrebbe delle ripercussioni su questo sistema altamente tecnologico. La circolazione dei treni delle FFS è garantita da due diversi tipi di corrente elettrica: la corrente ferroviaria per la linea di contatto (16,7 Hz) e la corrente domestica per la tecnica ferroviaria (50 Hz). Data la già elevata efficienza energetica, il potenziale di risparmio è ridotto e ulteriori programmi di risparmio sarebbero avvertiti molto rapidamente dalla clientela. Se la Confederazione dovesse imporre un limite all’elettricità, l’offerta ferroviaria dovrebbe essere fortemente ridotta. L’interruzione della rete per le FFS significherebbe sospendere l’esercizio ferroviario.
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Le FFS non sono solamente il più grande consumatore di energia della Svizzera, ma anche uno dei principali produttori di energia.
Sì. In vista di un’eventuale penuria energetica, l’Ufficio federale dei trasporti ha nominato in via preventiva le FFS (per il traffico su rotaia) e AutoPostale (per il trasporto su strada) leader di sistema per i trasporti pubblici. Le FFS e AutoPostale dovranno comunicare alle imprese di trasporto le misure di risparmio energetico definite nel settore e assicurare il coordinamento a livello dello stesso per affrontare un’eventuale situazione eccezionale.