Una nuova immagine per il nodo ferroviario regionale di Giubiasco.

La stazione di FFS di Giubiasco ha un nuovo volto in vista del cambio d'orario del 12 dicembre 2004. L'importante intervento di lifting architettonico ha consentito di adeguare le infrastrutture alle crescenti esigenze di mobilità degli utenti. I nuovi elementi stilistici pongono l'accento su trasparenza, sicurezza ed informazione. A partire dal 12 dicembre la Stazione di Giubiasco assumerà il ruolo di importante nodo ferroviario per il sistema ferroviario regionale TILO.

Inaugurata ufficialmente oggi alla presenza di autorità cantonali, comunali e Ferrovie federali svizzere, la stazione di Giubiasco offre alla clientela una funzionale piattaforma di interscambio gomma-rotaia. I nuovi elementi stilistici sottolineano: trasparenza, sicurezza ed informazione. I miglioramenti infrastrutturali ed architettonici della stazione FFS sono opera di Valerio Galli, responsabile architettura Ticino delle FFS. «Gli investimenti per la stazione di Giubiasco da parte di FFS ammontano a circa 1,8 milioni di franchi», sottolinea Valerio Galli.


Maggiori comodità, più servizi e più luce

La demolizione del magazzino merci in disuso ha permesso di migliorare gli accessi veicolari e pedonali all'area della stazione. «La nuova struttura architettonica è caratterizzata da tre settori principali», spiega Valerio Galli. Questi comprendono: il centro-clienti coperto, dotato di biglietteria elettronica, pannelli informativi retroilluminati; le zone di attesa per le nuove fermate degli autobus e le infrastrutture commerciali, con il chiosco e distributori automatici di generi alimentari. Nuovi sono pure i settori destinati al parcheggio di veicoli a due ruote Bike & Rail (108) e autoveicoli Park & Rail (28). «Con il nuovo impianto di illuminazione dinanzi alla stazione, abbiamo voluto puntare molto sulla sicurezza degli utenti nelle ore notturne», aggiunge l'architetto delle FFS.


Con TILO nasce un importante nodo ferroviario regionale

A livello nazionale le FFS hanno realizzato in stretta sinergia con i cantoni interessati, sette sistemi di S-Bahn. Essi costituiscono una chiara risposta allo sviluppo urbano, considerato che l'80 % dei clienti FFS in Svizzera sono utenti del trasporto regionale. Accanto a Zurigo, Berna, Lemano, Basilea, Svizzera centrale e Svizzera orientale, il settimo progetto interessa il Ticino. Esso prende avvio quest'anno con il nome di Servizio ferroviario regionale Ticino-Lombardia. «TILO intende divenire la spina dorsale del trasporto pubblico ticinese», afferma Gian Luca Cantarelli, Responsabile regionale FFS Ticino e Direttore della TILO SA.

A partire dal 12 dicembre 2004, i treni regionali TILO collegheranno le stazioni regionali poste tra: Chiasso, Mendrisio, Lugano, Bellinzona e Locarno. E ciò con una frequenza di 30 minuti ad orario cadenzato. Biasca e Bellinzona saranno collegate da TILO ogni 60 minuti ad orario cadenzato e con un'offerta supplementare nelle ore di punta. Questo importante salto di qualità dell'offerta ferroviaria, fortemente voluta da Cantone Ticino con la collaborazione di FFS, garantirà collegamenti ottimali tra i centri del Cantone.

Posta esattamente nella diramazione tra la linea S1 (Biasca–Chiasso–Milano) e S2 (Bellinzona–Locarno), la Stazione di Giubiasco assumerà un ruolo determinante nel nuovo Servizio ferroviario regionale TILO.

«Quale nodo ferroviario per i collegamenti regionali dal Locarnese verso il Sottoceneri e viceversa, a Giubiasco i viaggiatori da Locarno prenderanno il treno a destinazione del Sottoceneri. Lo stesso faranno coloro che ad esempio si vorranno spostare con il treno da Lugano alla città sul Verbano», spiega Gian Luca Cantarelli.

Inoltre Giubiasco potrà beneficiare del raddoppio di collegamenti orari verso Lugano, Mendrisio e Chiasso, con un treno regionale ogni 30 minuti.

Non da ultimo la Regione Tre Valli, con la stazione di Biasca, sarà collegata con Giubiasco con un treno regionale ogni 60 minuti.

«La stazione regionale di Giubiasco, che già attraverso la collaborazione con la FTIA, avviata nel 2001, ha assunto il ruolo di progetto pilota, nella sua nuova veste  completamente rinnovata svolge quindi un ruolo centrale quale anello di congiunzione nella catena della mobilità collettiva, rappresentandone definitivamente un esempio modello», conclude Gian Luca Cantarelli.

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