Le FFS danno il loro contributo al risanamento della Cassa pensioni.
Comunicato stampa, 09.12.2004
Le FFS e i loro partner hanno raggiunto un accordo: dal 1° gennaio 2005, le FFS si accolleranno, per risanare la Cassa pensioni, anche la quota dei dipendenti. Inoltre, per attuare misure individuali, le FFS aumentano dell'1,25 per cento la massa salariale.
La procedura di partenza delle trattative è stata inabituale. Anziché proporre un aumento generale dei salari, le FFS si sono dichiarate disposte di prendere a carico la quota dovuta dai dipendenti per risanare la Cassa pensioni. Dal 1° luglio del 2003, su decisione del Consiglio di fondazione, le FFS ed il personale versano alla Cassa pensioni, in aggiunta ai contributi ordinari, l'1,5 per cento del guadagno assicurato quale contributo di risanamento. Dopo tre incontri, le associazioni del personale si sono dichiarate d'accordo con la proposta fatta. Il signor Hannes Wittwer, capo del personale delle FFS, ritiene che il risultato conseguito rappresenti un'ottima soluzione sia per le FFS, sia per le collaboratrici e i collaboratori. «Tutti ne traggono un maggior beneficio.» Il rincaro è così compensato. L'accordo non provoca alla Cassa pensioni costi aggiuntivi. Gli sforzi spiegati per risanare proseguono indipendentemente dalla risoluzione presa.
Per attuare provvedimenti salariali individuali, le FFS mettono a disposizione l'1,25 per cento della massa salariale. Con l'entrata in vigore del nuovo contratto collettivo di lavoro (CCL) e dell'attivazione del sistema salariale ad esso connessa, i salari individuali saranno adeguati per il 2005 in due fasi, ossia per il 1° gennaio e al 1° luglio.