Tra le sue varie funzioni, la radiocomunicazione ferroviaria permette di monitorare e gestire i treni dalle centrali d’esercizio. Per trasporti pubblici a prova di futuro con un orario denso e treni puntuali è indispensabile una rete radiofonica ferroviaria sicura, reattiva e ininterrotta.

Le ferrovie in Europa gestiscono una rete radiofonica propria, denominata GSM-R. Essa viene utilizzata per la comunicazione interna tra le centrali d’esercizio e con i macchinisti o gli assistenti clienti. Pertanto, le FFS non dipendono dalle reti pubbliche. Il GSM-R sarà dismesso presumibilmente entro il 2035 circa e dovrà essere sostituito da tecnologie più all’avanguardia e dal futuro standard europeo «FRMCS».

Le disposizioni normative obbligano le FFS, in qualità di leader di sistema della comunicazione ferroviaria, ad approntare una rete radiofonica efficiente per tutti i gestori dell’infrastruttura (scartamento normale). Tuttavia, le FFS non sono libere di scegliere la tecnologia da utilizzare. Perché i treni possano circolare oltre i confini, tutte le ferrovie europee puntano sullo stesso nuovo standard FRMCS. Lo richiede l’Accordo sui trasporti terrestri del 21 giugno 1999, con cui la Svizzera si è impegnata a garantire la cosiddetta interoperabilità fra la sua rete ferroviaria e le reti dei Paesi dell’Unione Europea. Nel 2021 l’Ufficio federale dei trasporti ha stabilito la strategia per l’ERTMS («European Railway Traffic Management System») e incaricato le FFS dell’attuazione.

L’esposizione alle radiazioni a bordo dei treni è già oggi al di sotto dei valori limite definiti e controllati dalla Confederazione ed è paragonabile a quella in città. Anche nell’ambito della nuova rete radiofonica ferroviaria, i limiti prescritti saranno rispettati in ogni momento, a bordo e al di fuori dei treni.

Le FFS misurano regolarmente l’andamento dell’inquinamento da radiazioni all’interno dei treni. Circa il 60% delle radiazioni a bordo provengono dai dispositivi di chi viaggia, come gli smartphone o i laptop, mentre il restante 40% circa deriva dalle antenne al di fuori dei treni. Infatti, migliore è la ricezione lungo la tratta, minore è l’inquinamento a bordo del treno.

Buono a sapersi: peggiore è la ricezione della rete mobile a bordo del treno, maggiore è l’inquinamento elettromagnetico provocato dai dispositivi dei viaggiatori, che in presenza di segnale debole aumentano la potenza di trasmissione. Per questo motivo in prossimità delle tratte ferroviarie è opportuno assicurare la migliore copertura possibile. Anche le misurazioni della ConfederazioneIl link si apre in una nuova finestra. indicano che l’esposizione alle radiazioni diminuisce al migliorare della copertura di telefonia mobile.

Le antenne richieste dalle FFS copriranno in modo mirato il corridoio ferroviario e non l’intera area circostante, come avviene invece nel caso delle tradizionali antenne commerciali della rete mobile. I valori limite prescritti saranno sempre rispettati.

Le ubicazioni delle antenne saranno valutate e selezionate accuratamente. Infatti, migliore è l’ubicazione, meno antenne si rendono necessarie. Le FFS informeranno tempestivamente e con trasparenza i proprietari e i Comuni interessati.

I siti di radiocomunicazione ferroviaria, a livello di grandezza, saranno equiparabili ai consueti siti di telefonia mobile. Presso i siti per cui le FFS hanno richiesto l’autorizzazione saranno utilizzate antenne passive di tipo tradizionale.

L’obiettivo è sostituire la tecnologia GSM-R attualmente in uso con lo standard FRMCS entro il 2035 circa. Dato che si dovrà continuare a utilizzare il GSM-R fino alla completa messa in esercizio del nuovo standard FRMCS, risulta indispensabile un contestuale potenziamento ed esercizio in parallelo di entrambe le reti.

Nel corso del rinnovo della rete radiofonica, le FFS e gli operatori di telefonia mobile sulla tratta tra Berna e Thun hanno in programma una collaborazione per i servizi ferroviari a vantaggio dei viaggiatori. Le FFS e gli operatori di telefonia mobile sfruttano le sinergie esistenti e selezionano i migliori siti in comune per la costruzione delle nuove antenne necessarie (conformemente all’obbligo di coordinamento). Questa cosiddetta cooperazione è ottimale sul piano politico-economico e in futuro potrebbe essere pianificata anche su altre tratte.

I lavori lungo la tratta ferroviaria saranno accuratamente pianificati ed eseguiti da parte delle FFS nell’ottica di minimizzare quanto più possibile le limitazioni per i residenti.

Il sistema di radiocomunicazione ferroviaria è finanziato dalle FFS e dall’Ufficio federale dei trasporti. I costi legati alla rete di telefonia mobile pubblica che dovessero insorgere nell’ambito di eventuali cooperazioni sono a carico degli operatori.